Catania: sgominata banda specializzata in furti di casseforti

tonte: Live Sicilia

autore: Maria Bella

 

Sgominata dalla polizia la "banda dell'escavatore" specializzata nei furti ai danni di istitituti di credito, supermercati e distributori di carburante. Gli agenti del Commissariato di Acireale ha eseguito 11 arresti tra Acireale, Giarre e Mascali nell'ambito di una vasta indagine denominata "Caterpillar" e coordinata dalla Procura di Catania retta da Michelangelo Patanè.

 

I componenti del gruppo criminale sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata alla commissione di una serie di reati contro il patrimonio in particolare furti con il cosiddetto metodo della spaccata, e furti con "scasso" di bancomat e casseforti.

 

Tra i destinatari dell'ordinanza il giarrese Francesco Rapisarda, più noto come Ciccio Ninfa, accusato di aver fornito supporto logistico per la banda e finito agli arresti domiciliari.  Qualche mese fa era stato protagonista del caso del manifesta per pubblicizzare il battesimo del figlio ritratto con una coppola e la frase di chiaro riferimento mafiosa.  Sono finiti in carcere Giovanni Costanzo (classe '69); Mario Cantarella ('81); Rosario Fichera ('69) ; Sebastiano Leonardi ('76); Fabio Longo ('75);Camillo Costanzo ('65). Ai domiciliari, invece, Orazio Mangano ('94); Giuseppe Greco ('86); Gianluca Alfio Cosentino ('76); Francesco Rapisarda ('75)e Sebastiano Granata ('54).

 

Le indagini hanno permesso di ricostruire il "modus operandi" utilizzato dalla banda criminale. Un metedo - dicono gli investigatori - particolarmente cruento e, allo stesso tempo, rapido ed efficace.

Erano ben equipaggiati: la gang aveva a disposizione potenti motoseghe “a scoppio” (come quelle utilizzate dai Vigili del Fuoco per gli interventi d’emergenza) con cui foravano i contenitori blindati delle “casse automatiche” dei rifornimenti. Erano molto precisi: il buco infatti poi veniva coperto da un adesivo che serviva a non creare sospetti in alcuni automobilisti che potevano lanciare l'allarme. Il sistema utilizzato, invece, per i colpi alle "casse continue" e "ai bancomat" era la classica spaccata. Sul posto arrivavano con una ruspa con cui demolivano le pareti esterni della banca o del supermercato da "colpire".

La banda era ben strutturata e organizzata: ogni componente aveva un ruolo ben preciso. Non solo, a seconda della propria "professionalità criminale" era attribuita una precisa specializzazione.

 

Gli investigatori hanno fatto luce su una serie di colpi messi a segno lo scorso anno, in particolare Il furto con “spaccata” ai danni del rifornimento carburante S.P. di Giarre del 27 aprile 2015;  Il furto con “spaccata” ai danni del supermercato A&O di Aci Catena del 24 maggio 2015; Il furto con effrazione ai danni del rifornimento di carburante ENI di Belpasso del 7 giugno 2015; Il tentato furto aggravato ai danni del rifornimento ESSO di Mineo del 14 giugno 2015; Il tentato furto aggravato ai danni dell’Ufficio Postale di fraz. Lavinaio del 21 giugno 2015.

 

 

L'accusa di associazione a delinquere è contestata solo ad alcuni degli arrestati: Costanzo, Cantarella, Fichera, Leonardi, Longo e Costanza. Gli altri indagati, finiti ai domiciliari, sarebbero coinvolti nel solo episodio del furto presso il rifornimento SP di Giarre.